giornalista e scrittore, vive a Trezzano s/Nav. Ha pubblicato questi libri: Un maledetto intreccio, Lotta antifascista nel corsichese, Nel cuore di un sequestro, Intrighi di palazzo, Trezzano, un comune sfortunato, Un Prevosto tra guerra e resistenza, Opera prima di Renzo Zingone, Vent’anni di storia nel sud Milano, Una amicizia molto particolare (corto premiato), Inedito, La lotta antifascista nel corsichese e nel Sud Ovest Milanese. Email: villanigiorgio41@gmail.com
Informazioni personali
- giorgio villani
- Giornalista e scrittore. Sono nato a Corsico il 26.08.41 e ho iniziato giovanissimo a collaborare con i quotidiani sino a diventare corrispondente dell'Unità; attività che è proseguita per oltre vent'anni. Nel 1980, con Luigi Spina, ho scritto il primo libro "La lotta antifascista nel corsichese". In questi ultimi anni ho pubblicato altri libri. Nel 2009 "Il diario di un prevosto tra guerra e Resistenza", nel 2010 "Un maledetto intreccio" che è anche il mio primo noir, nel 2011 "Trezzano: la vera storia di un comune sfortunato" e nel 2012 "Gli intrighi di palazzo". Successivamente ho pubblicato altri otto libri tra i quali figurano "Il diario di un prevosto tra guerra e resistenza", "Vent'anni di storia e cambiamenti nel Sud Ovest milanese", "Trezzano l'opera prima di Renzo Zingone" e "La lotta antifascista nel corsichese e nel Sud Ovest milanese" realizzato in collaborazione con preside, prof. e studenti del Liceo Falcone Righi di Corsico. Per ulteriori informazioni inviare una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: villanigiorgio41@gmail.com
martedì 17 novembre 2015
giovedì 12 novembre 2015
“Ciao”: un grande successo
Veltroni
intervistato da Villani
Bagno
di folla per il nuovo libro di Walter Veltroni.
“Ciao”, questo il
titolo, è, infatti, stato presentato presso il Centro Socio Culturale di
Trezzano
al
cospetto di oltre duecento persone.
L’iniziativa, promossa dalla amministrazione
comunale ha visto anche la presenza di amministratori pubblici locali, della
zona, regionali e nazionali, graduati dell’arma dei Carabinieri, esponenti di
associazioni e rappresentanti della società civile e religiosa.
Insomma Fabio Bottero e la sua giunta in
questo caso hanno fatto centro.
Novanta minuti fitti di domande (16) alle
quali Veltroni ha risposto con la semplicità e la chiarezza che lo contraddistinguono
da sempre.
Nel pieno rispetto del libro non sono mancate battute
divertenti su alcuni dei molti aneddoti inseriti nel testo e altre molto serie
come quando, subito dopo questa affermazione “Ci sono capitoli come il 12°
dove descrivi i giorni felici di chi non sa che per lui sono gli ultimi”,Villani ha posto a Veltroni la domanda: “Chi
legge è costretto a commuoversi, e tu”? La risposta è stata serafica:
“scrivendo quelle righe ho pianto”.
Come del resto Villani non ha tralasciato
l’opportunità di porre domande su Berlinguer, “il politico che mi ha cambiato la vita” sul cinema “nei prossimi mesi inizierò a lavorare sul
terzo film” e sulla politica, prendendo a pretesto una frase del libro “ho alzato la mano, ho chiesto scusa e ho
lasciato senza rancore e senza rumore”.
Ma la serata si è sviluppata soprattutto sul testo, che mette in luce un dialogo
immaginario tra lo stesso Veltroni e il padre che morì a 37 anni quando Walter
aveva solo un anno.
Pagina dopo pagina, grazie al molto materiale
scritto raccolto nel corso degli anni, l’autore riesce a mettere a confronto
due generazioni (quella degli anni sessanta e l’attuale) in modo esemplare.
“Ciao”contiene una immaginaria cerimonia degli addii e al tempo
stesso una indagine scrupolosa e tenera su un “ragazzo importante” che Walter
Veltroni non ha mai potuto chiamare papà e di cui restituisce nelle pagine del
libro un ritratto vivido e appassionato.
Insomma,
un testo delizioso, esilarante e commovente arrivato alla quinta ristampa nel
breve volgere di poche settimane e subito entrato nella “Top 10” dei libri più
venduti in Italia.
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