Informazioni personali

Giornalista e scrittore. Sono nato a Corsico il 26.08.41 e ho iniziato giovanissimo a collaborare con i quotidiani sino a diventare corrispondente dell'Unità; attività che è proseguita per oltre vent'anni. Nel 1980, con Luigi Spina, ho scritto il primo libro "La lotta antifascista nel corsichese". In questi ultimi anni ho pubblicato altri libri. Nel 2009 "Il diario di un prevosto tra guerra e Resistenza", nel 2010 "Un maledetto intreccio" che è anche il mio primo noir, nel 2011 "Trezzano: la vera storia di un comune sfortunato" e nel 2012 "Gli intrighi di palazzo". Successivamente ho pubblicato altri otto libri tra i quali figurano "Il diario di un prevosto tra guerra e resistenza", "Vent'anni di storia e cambiamenti nel Sud Ovest milanese", "Trezzano l'opera prima di Renzo Zingone" e "La lotta antifascista nel corsichese e nel Sud Ovest milanese" realizzato in collaborazione con preside, prof. e studenti del Liceo Falcone Righi di Corsico. Per ulteriori informazioni inviare una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: villanigiorgio41@gmail.com

mercoledì 4 giugno 2025

 

In arrivo un nuovo libro

 

                      L’INTERNATO MANCATO

 UN TESTO CHE MODIFICA LA STORIA

 

Libro che contiene minuziose descrizioni su quanto avvenne in un comune dell’hinterland milanese e importanti e inedite novità sulle ultime 72 ore di vita di Amilcare Andrea Benito Mussolini.

Testo che mette in luce il sacrificio e i rischi per la propria vita di un monsignore impegnato a salvare quella degli altri ma, soprattutto stabilisce, finalmente, un senso logico a quell’incontro svoltosi il pomeriggio del 25 aprile 1945 presso l’Arcivescovado di Milano.

Incontro, che gli storici, definirono senza senso, con scopi incomprensibili, sprovvisto di una minima logicità, sconclusionato, oppure, come Scrissero Gianfranco Bianchi e Fernando Mezzetti, un colloquio, quello svoltosi tra Mussolini e alcuni esponenti del CLNAI alla presenza del Cardinale Schuster, denso di “Difformità di orari, circostanze e svolgimenti” tanto che: “Forse, neppure la storia riuscirà mai a dire una parola definitiva” su questo episodio.

Ed invece la storia, grazie a dei manoscritti emersi in questi ultimi mesi, dopo ottant’anni, chiarisce perché si svolse quell’incontro e soprattutto perché il Duce, dopo aver rifiutato per mesi gli inviti del Cardinale Schuster, decise poi di essere addirittura il promotore del confronto con alcuni rappresentanti del CLNAI.

Non solo, ma nel corso delle stesse ricerche è emerso che tra la fine del 1943 e il 25 aprile 1945 l’ospizio Sacra Famiglia di Cesano Boscone si trasformò in un vero e proprio Porto Franco per prigionieri politici e, di nascosto, per partigiani, ebrei e parroci ricercati dai nazifascisti.

Porto franco che il mattino del 25 aprile 1945 fu sollecitato a preparare “Subito” alcune camere per accogliere Amilcare Andrea Benito Mussolini e i suoi famigliari.

Lo scopo? Salvare la vita del Duce consegnandolo, nei giorni successivi, agli alleati.

Dagli archivi sono, infatti, usciti due documenti che stravolgono quanto raccontato sino ad oggi dagli storici sulle ultime 72 ore di vita di Amilcare Andrea Benito Mussolini.

Fogli scritti a mano che chiariscono, finalmente, il perché di quell’incontro avvenuto nell’Arcivescovado di Milano il tardo pomeriggio del 25 aprile 1945 tra il dittatore e alcuni rappresentanti del CLNAI alla presenza del Cardinale Schuster.

Manoscritti, che nella loro semplicità, hanno la forza di modificare quanto saputo sino ad oggi sia sull’aspetto politico, sia su quello personale sia e soprattutto sull’immagine dell’uomo che per un ventennio agì da tiranno e provocò centinaia di migliaia di morti.

mercoledì 20 novembre 2024

"Giorgio Villani premiato per i 50 anni di attività
Onorificenza consegnata dal Presidente dell'Odg

Gentile collega, seguendo una tradizione oramai consolidata, il Consiglio, nella seduta del 23 settembre 2024, ha deciso di festeggiare anche quest'anno i colleghi iscritti da ameno 50 anni al nostro ordine professionale, con una medaglia di riconoscimento alla carriera che sarà conferita martedì 12 novembre 2024 alle ore 10 presso il Centro Congressi del Circolo della Confcommercio di Milano. Alla fine della cerimonia di premiazione seguirà un brindisi per festeggiare tutti insieme la lunga e "preziosa" carriera nella professione e nell'Ordine di chi, come te, ha raggiunto questi invidiabili traguardi.
E' con queste righe che il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia Riccardo Sorrentino ha comunicato al trezzanese Giorgio Villani la consegna di una medaglia di riconoscimento alla carriera per il mezzo secolo di attività come giornalista.
Una onorificenza che sancisce un percorso iniziato nel 1973 quando per la prima volta si avvicinò al mondo giornalistico.
Corrispondente dell'Unità dal 1974, si occupò,  per oltre 20 anni, di nera, dei primi sequestri di persona nel Nord Italia, delle truffe perpetrate da cooperative edilizie nei confronti di migliaia di cittadini, di casi occupazionali e delle corruzioni tra pubblico e privato. Parallelamente a questa attività operò anche come direttore responsabile dei periodici comunali di Assago, Rozzano e Trezzano sul Naviglio, del notiziario degli ottici optometristi e delle informazioni di Radio città di Corsico. 

Nel corso della sua lunga carriera ha anche collaborato con i quotidiani la Gazzetta dello Sport e la Notte, con il settimanale Il Ciclismo e confezionato servizi giornalistici poi trasmessi, da Rai3, Tele Lombardia e Telecity.
Tredici, i libri scritti, tra i quali si possono citare "La lotta antifascista nel corsichese", "L'opera prima di Renzo Zingone", "Nel cuore di un sequestro", "Il diario di un prevosto tra guerra e resistenza" e, il giallo "Intrighi di palazzo".
L'ultimo lavoro, pubblicato di recente, riguarda la lotta partigiana svoltasi nel Sud Ovest milanese; un testo al quale hanno collaborato studenti, professori e Preside del Liceo Righi Falcone di Corsico.  

giovedì 6 giugno 2024

Presentato a Corsico il libro "La lotta antifascista nel corsichese e nel Sud Ovest milanese" realizzato in collaborazione con il Liceo Falcone Righi di Corsico.

 Uno dei molti articoli usciti in occasione della presentazione

Di fronte ad un numeroso pubblico presentato il libro sulla lotta antifascista nel corsichese e nel Sud Ovest milanese

Il binomio tra il giornalista Giorgio Villani e il liceo Falcone Righi all’origine dell’inedito progetto che ha consentito a questo libro di arrivare alla 3a edizione e a sfiorare le ventimila copie stampate

(mi-lorenteggio.com) Corsico, 15 aprile 2024 – Alla presenza di giornalisti, amministratori pubblici, docenti e studenti, il 15 aprile 2024 si è svolta la conferenza stampa per la presentazione del libro: “La lotta antifascista nel corsichese e nel Sud Ovest milanese”. Poco meno di duecento pagine, numerose fotografie, diversi aneddoti inediti e nuovi eventi nel testo sul corsichese. A questa importante rivisitazione sono stati affiancati molteplici episodi che hanno caratterizzato l’attività partigiana nell’abbiatense, nel rosatese, nel binaschino e nel magentino. Due scelte editoriali che, oltre ad aumentare il numero delle pagine, hanno consentito di ricostruire una memoria più ampia su quanto avvenne in quei terribili due anni nei comuni del Sud Ovest milanese. Novità che è stata accompagnata da un progetto singolare e forse unico nella Regione Lombardia. Il giornalista Giorgio Villani, in questa occasione, non ha operato singolarmente ma per dieci mesi si è avvalso della collaborazione di una decina di docenti e di una cinquantina di studenti. Non solo, ma ha partecipato a lezioni didattiche, ha accompagnato gli studenti a visitare alcuni dei luoghi più significativi della lotta al nazifascismo e si è confrontato per mesi con i docenti. Grazie anche al contributo delle amministrazioni comunali di Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Gaggiano e Trezzano sul Naviglio, è così nato un progetto che, con il protrarsi del tempo ha visto fondersi la stesura del testo, realizzata dal giornalista con il lavoro di docenti e studenti teso alla preparazione della copertina, alla stesura del formato informatico, alla correzione delle bozze e alla impaginazione per la stampa del formato cartaceo. Un testo quindi che è stato arricchito non solo dagli inediti fatti di cronaca del corsichese emersi di recente, ma anche, dagli episodi più significativi verificatisi tra il 1943 e il 1945 nell’abbiatense, nel magentino, nel rosatese e nel binaschino e dagli importanti aneddoti verificatisi a Cesano Boscone, Gaggiano, Abbiategrasso e Ozzero. Il libro nella forma cartacea sarà pronto per metà maggio, sarà distribuito nelle scuole dei comuni che hanno aderito anche economicamente all’iniziativa e potrà essere acquistato nelle cartolibrerie e nelle edicole, mentre il formato elettronico sarà pubblicato sulla piattaforma Koob e visibile già dai prossimi giorni. Da segnalare infine che la copertina scelta è stata realizzata dalla studentessa Sofia Stella, che il disegno introduttivo alla descrizione degli eventi è di Jessica Abdelmalak e che i più assidui docenti che hanno lavorato sul progetto sono Giorgio Ginelli, Aldo Guastafierro, Stefania Vitali, Cinzia Porinelli e Ilaria Davoglio.


Il libro è in vendita sul sito online della casa editrice FELTRINELLI

Un sincero grazie a Preside, docenti e alunni del Liceo Righi Falcone

Quando dodici mesi or sono mi parlarono del progetto, al termine dell’esposizione, mi scappò un mezzo sorriso che esprimeva più incredulità che assenso. Il motivo? Molto semplice: quando si scrive un libro, giunti alla fine entrano in scena il correttore della bozza e la casa editrice con la quale ci si accorda sul tipo di copertina da realizzare. Qui, invece, e me lo scrissero anche, il progetto doveva avere un percorso completamente diverso, a mio avviso unico e, per quanto di mia conoscenza, mai sperimentato prima non solo nella regione Lombardia, ma forse, nell’intera nazione. Il mezzo sorriso di scetticismo nasceva dal fatto che la proposta prevedeva la scrittura della bozza del testo da parte del sottoscritto e la successiva collaborazione di docenti e studenti per l’elaborazione, l’impaginazione, la sistemazione delle fotografie e la realizzazione della copertina. Insomma, un libro non di, ma a cura di. Non solo, ma un libro realizzato nel corso di un anno scolastico ed entrato addirittura nella didattica; un libro frutto di confronti tra scrittore e studenti, di visite degli studenti nei luoghi più significativi descritti nel testo e di molteplici approfondimenti comuni. Non ci credo mi dissi nel mese di maggio del 2023. Non può essere che la bozza di un testo descritto da un giornalista possa diventare strumento di lavoro e oggetto di lezioni scolastiche sino al punto di essere assunta come elemento di giudizio da parte dei docenti. Incredulità, scetticismo, poca fiducia nel progetto che però si dissolsero con il trascorrere delle settimane, con l’affiatamento che nacque con i docenti e con gli incontri avuti con gli studenti. Passo dopo passo il testo prese forma, poi vennero decisi collegialmente i corpi da usare e la dimensione delle pagine, quindi il testo venne suddiviso in quattro grandi aree sulle quali operarono diversi gruppi di studenti ed infine, il progetto elaborativo fu completato con la realizzazione della copertina. Attività, quest’ultima, che ha visto impegnati per mesi una ventina di ragazzi e ragazze di una specifica classe di grafica e che consentirà all’Istituto di esporre tutti i lavori realizzati. Praticamente un programma durato un intero anno scolastico. Un impegno che ha consentito al sottoscritto di fondersi con preside, docenti e studenti del liceo Falcone-Righi e dar vita ad una esperienza, ora si che lo posso affermare, unica e mai provata in precedenza. Probabilmente l’essenza di questo meraviglioso piano di lavoro non sarà capita da tutti perché in fondo, si è trattato di dar vita ad un libro come ne vengono presentati decine ogni giorno nella nostra nazione. Il fatto che questo libro abbia fatto parte della didattica e sia stato frutto di incontri, dibattiti, sopralluoghi, ricerca e studio degli episodi non solo da parte di chi ha scritto il testo ma anche dei docenti e, soprattutto, dei ragazzi e delle ragazze del liceo Falcone-Righi, probabilmente, tra qualche mese, non interesserà a nessuno, ma per chi scrive, per chi all’inizio aveva risposto alla proposta del progetto con un sorrisino di incredulità, questo viaggio ha rappresentato una esperienza singolare e straordinaria tanto è stata affascinante. Un sincero, doveroso e immenso grazie per ciò che mi hanno fatto vivere in questi dodici mesi alla preside Maria Vittoria Amantea, a tutti gli studenti e le studentesse che ho incontrato, alle ragazze Sofia e Jessica autrici della copertina e del disegno interno e, in particolare, ai docenti Giorgio, Aldo, Stefania, Cinzia e Ilaria.

Email: villanigiorgio41@gmail.com




 

 







giovedì 14 aprile 2022

 Quando si dice la storia

Quando si prende in esame la storia, qualunque sia il problema, ci si trova sempre di fronte ad una specifica e ineludibile realtà: l’assenza della parola fine.
Anche quando si pensa di sapere tutto, ma proprio tutto sulla ricerca effettuata, può sempre capitare l’imprevisto che ti mette nelle condizioni di dover iniziare nuove ricerche.
Sulla storia di Trezzano sul Naviglio ho trascorso giornate, settimane e mesi a spulciare fogli, delibere, documenti.
Ho rivoltato l’archivio comunale come un calzino, ho scoperto stupendi documenti inediti, scritti preziosi su carta pergamena e non ho lasciato mai neppure per un secondo le approfondite ricerche al caso.
Grazie al materiale letto negli archivi trezzanesi, milanesi e persino nella più importante biblioteca italiana che si trova a Firenze sono riuscito a ricostruire la storia del comune dal 1077 ai giorni nostri e, grazie alla collaborazione della moglie Donatella oggi compagna di Lamberto Dini, a descrivere anche nei particolari quel primo esempio di città nella città realizzato da Renzo Zingone; progetto che è finito persino alla Biennale di Venezia.
Un lavoro certosino quello sulle ricerche trezzanesi che, complessivamente, durò quasi tre anni e si completò con l’uscita di due libri.
Poi, un giorno, due amici storici che stavano facendo delle ricerche su alcuni comuni del sud ovest milanese per la stesura di un libro, mi fecero una segnalazione: “prova a verificare la storia di questo signore nato a Trezzano sul Naviglio”.
Una semplice segnalazione che dopo un paio di ricerche incrociate ebbe l’effetto di un tornado.
Ma come era possibile aver acquisito dagli archivi nomi illustri come quelli dei due casati più importanti (Salterio e Tazzini) oppure quelli di Castodi, Vichi e Zingone, o ancora di quel Boni primo sindaco del dopoguerra ed infine, della ventina di altri sindaci che amministrarono Trezzano dal 1879 ai giorni nostri e non aver trovato traccia di questo nuovo personaggio comparso dal nulla nelle scorse settimane.
Questa è la storia. Quando pensi di aver acquisito tutto, puoi essere smentito da nuovi e incontrovertibili fatti che acquisisci, magari, anche in modo indiretto.
E che fatti. Si, perché questo nuovo personaggio nato e vissuta l’infanzia a Trezzano sul Naviglio, non è un signore che può essere inserito nella ricostruzione storica del comune con le classiche due righe ma l’uomo che, inserendosi perfettamente con la sua storia in quella dello sfortunato comune che gli diede i natali, potrebbe anche essere considerato l’eccellenza; il personaggio degno di un intero capitolo.
Saranno le ricerche che ho già avviato in più comuni a confermare la visibilità e l’immagine di questo signore. Certo è che dai primi riscontri e dal lavoro che sto compiendo da qualche settimana, giungono conferme molto importanti.
E pensare che nell’archivio del comune di Trezzano sul Naviglio, su questo signore, non comparve, prima dei disastri che fecero svanire nel nulla migliaia di documenti e non compare neppure oggi un solo rigo.
La storia, la vera storia è anche questa: una segnalazione e tutto quello che appariva ben definito viene sconvolto da un nuovo fatto che ti costringe a riscriverla.

venerdì 23 ottobre 2020

 

CONCORSI  E  PREMI  LETTERARI

2010     Roma Concorso Internazionale      Libro segnalato

2011     Savona Premio Internazionale       Quarto classificato

2013     Roma Concorso Internazionale      Mozione d'onore

2014     Savona Premio Internazionale       Secondo classificato 

2018    Viareggio Premio Bukowki             Entrato tra i 10 finalisti

                                                                      ( su 714 partecipanti)

LIBRI  PRESENTATI 

Un  maledetto intreccio 

Intrighi di Palazzo

Un'amicizia troppo particolare

Nel cuore di un sequestro 

venerdì 3 luglio 2020



                              In arrivo la pubblicazione di un nuovo libro

                   
Una storia vera descritta  grazie al  contributo di chi visse  da
 protagonista l'inverosimile, lunga e drammatica sequenza di
 episodi.
Attore, che, al pari delle altre 2 famiglie colpite dalla tragedia,
ha chiesto di rispettare nel modo più assoluto i fatti senza però
citare i veri nomi ed il comune dove si verificò il sequestro.                   
                                          
                                              
               

mercoledì 15 agosto 2018

Inedito: un libro di racconti nati lungo il Naviglio Grande

Per la prima volta raccolte in un volume le narrazioni 
di "14" giornalisti e scrittori del  Sud Ovest milanese.
La presentazione ufficiale si svolgerà ad Abbiategrasso il 7 Ottobre 2018 nella splendida location dell'ex Convento dell'Annunciata.
Il ricavato sarà devoluto in beneficenza
I miei tre corti:
* Carlo Vichi: una storia infinita
* Lo stemma del comune
* Mario Castoldi: campione del mondo

giovedì 15 marzo 2018




         In arrivo un libro particolare

       Inedito
Nato grazie alla collaborazione di giornalisti e scrittori del Sud Milano, questo è un progetto editoriale che si è prefisso sin dalle sue prime elaborazioni, un preciso scopo a sfondo benefico: scrivere gratuitamente dei “Corti” per devolvere il ricavato delle successive vendite del libro a delle Onlus che operano nei comuni che si trovano lungo il Naviglio Grande nel Sud Milano: Corsico, Trezzano sul Naviglio, Gaggiano e Abbiategrasso.
Un progetto molto ambizioso non solo per gli scopi benefici che si propone ma anche perché ha il pregio di riunire oltre dieci  giornalisti e scrittori in un unico disegno editoriale.
Disponibilità, valori, unione, disinteresse economico che hanno consentito di dar vita a qualcosa di unico; ad una iniziativa che non ha precedenti nella nostra Regione e probabilmente in tutta la nazione.
Raccontare luoghi, persone, eccellenze del territorio e storie note o sconosciute verificatesi lungo il Naviglio Grande nei comuni compresi tra Corsico e Abbiategrasso è così diventata una occasione non solo per fare conoscere queste realtà, ma per diventarne orgogliosi e trovare insieme anche un’ ulteriore stimolo a proseguire su questa strada con altre iniziative.
Gli autori, escluse alcune eccezioni, si sono infatti prefissi l’obiettivo di esporre eventi particolari che, nel passato o nel presente, hanno caratterizzato il territorio.
Quindi avvenimenti che hanno come protagonisti cittadini, aziende che operano sul territorio, singolari fatti storici ed episodi particolari e unici, tutti accomunati sotto un’unica voce: “Eccellenza".

giovedì 7 aprile 2016


                                       03 Aprile 2016  presentazione del libro
                                  "Trezzano: l'opera prima di Renzo Zingone"
                              
                  dalla sinistra: l'assessore Valerio Grassi, il sindaco Fabio Bottero,
                  Giorgio Villani e il vice pres. di Zingone Iniziative  Vittorio Nieri


lunedì 4 aprile 2016



Articolo pubblicato il 31 Marzo 2016 dal settimanale SI o NO                                                   
TREZZANO SUL NAVIGLIO
Domenica 03 Aprile alle ore 16 presso il centro Expo
Villani  presenta il libro  sulla
 nascita del quartiere Zingone
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Domenica 3 aprile presso il Punto Expo sito lungo il Naviglio Grande sarà presentato il nuovo libro di 
Giorgio Villani “Trezzano: l’opera prima di Renzo Zingone . L’iniziativa, che prenderà il via alle ore 16, sarà introdotta dal sindaco Fabio Bottero  e dall’assessore Valerio Grassi; sarà inoltre presente il vice direttore della Zif (Zingone Iniziative Fondiarie) Vittorio Nieri.
Ma perché un libro su Renzo Zingone e su quel quartiere di Trezzano sul Naviglio che fu realizzato oltre cinquant’anni or sono? Per il semplice motivo che il quartiere Zingone fu il primo riuscito esperimento italiano di un centro residenziale industriale autonomo; il primo insediamento autosufficiente dell’intera nazione. E come la storia insegna, c’è voluto oltre mezzo secolo per indurre architetti e urbanisti a decretare l’importanza dell’opera “prima” dell’ingegnoso uomo d’affari romano.

Ci sono voluti Marco Biraghi e gli architetti della Argot ou La Maison Mobile che dopo aver studiato il caso hanno deciso di portare nientemeno che alla Biennale Internazionale di Venezia i progetti avveniristici del quartiere Zingone e di Zingonia; progetti e realizzazioni che nessuno, prima diRenzo Zingone e dell’architetto 
Franco Negri aveva immaginato. Ed è da lì, dalla Biennale di Venezia, che Villani dà il via a quella storia che iniziò nel 1958, si protrasse per sette anni ed alla fine trasformò una vasta area agricola situata all’estrema periferia di un piccolo borgo in una cittadina del tutto autosufficiente. Grazie a numerose giornate trascorse nell’archivio del Comune di Trezzano, ad un numero impressionante di interviste, a ricerche che hanno consentito di reperire importanti documenti presso il Comune di Milano e la biblioteca Lazzerini di Prato e alla determinante disponibilità di Donatella Dini Zingone, l’autore ha costruito le 190 pagine del singolare libro. Da segnalare inoltre che, a distanza di oltre trent’anni dalla prima e unica volta, in un testo di Villani compariranno delle fotografie: poco meno di trenta immagini, in parte anche in bianco e nero, indispensabili per raccontare in modo compiuto quello che successe a Trezzano sul Naviglio in quei particolari anni contrassegnati dal boom economico. Nel corso della presentazione avrà luogo anche un simpatico fatto: l’Amministrazione comunale donerà una copia del libro agli alunni di una classe elementare che lo scorso anno fecero ricerche sul quartiere e invitarono Villani nella loro classe per dar vita a un “franco” confronto sulla nascita della “loro” cittadella.